Estrarre il talento dalla Gen Z, ma non solo

Il vero talento non si crea aggiungendo, ma togliendo. In questo articolo esploriamo come liberare il potenziale della Gen Z (e non solo) richieda un cambio di paradigma: meno modelli, più spazi liberi. Il ruolo dei manager è fondamentale, ma per abilitare il talento devono prima lavorare su sé stessi. La Gen Z è già pronta, ha solo bisogno di fiducia e di un ambiente fertile per emergere.

I 4 tips per estrarre i talenti

Per essere leader oggi non basta sapere cosa fare, serve anche capire chi siamo. In questo articolo esploriamo quattro spunti per guidare con consapevolezza: lavorare sulle emozioni, rimettere in discussione convinzioni rigide, coltivare il potenziale dei talenti già presenti e approfondire la conoscenza di sé. Un viaggio continuo che parte da dentro per generare valore fuori.

La Voce della GenZ: Cosa Vogliono Davvero in Azienda

Durante il nostro ultimo workshop, abbiamo fatto qualcosa di davvero unico: abbiamo chiesto direttamente ai membri della GenZ cosa pensano e sentono riguardo al mondo del lavoro. È stato sorprendente scoprire quanto sia diverso il loro punto di vista. Abbiamo posto due domande fondamentali: cosa ti attrae emotivamente e mentalmente in un’azienda, e cosa ti farebbe rimanere o lasciare un’organizzazione? Le loro risposte hanno svelato tre temi chiave: la fusione tra vita personale e professionale, il valore della trasparenza e del rispetto, e l’importanza delle relazioni che vanno oltre l’ambiente di lavoro. Vieni a scoprire come la GenZ sta cambiando il modo in cui vediamo il lavoro.

Ma davvero pensiamo che ogni persona non sia un leader?

Un libro da leggere se ti occupi di well being in azienda e, ancor di più se ti occupi di persone nell’HR o come People Manager.
Alexander Lowen si focalizza sull’importanza e il senso della continuità per un essere umano e lo collega al piacere e alla voglia di sentire piacere.

La leadership ambientale come contenitore di Agilità e Negoziazione

BAATS nasce per facilitare lo sviluppo di #ambienti fertili positivi e per stimolatore i leader ad occuparsene e diventare dei veri #leaderambientali.

Un #leaderambientale, per quanto si senta influente e incisivo, o forse proprio per questo, è anche consapevole che il vero goal lo ottiene se ha davanti a sé un numero elevato di persone, il maggior numero possibile, che pensano e decidono autonomamente, sulla base di una propria convinzione e motivazione. E se questo è il suo GOAL non può immaginare di avere persone “vuote” meramente votate all’esecuzione. Bensì si augura e farà in modo di avere collaboratori e colleghi con capacità di analisi e di scelta e con il coraggio di portare avanti le proprie idee.

Ma se la scelta finale è sempre individuale, a cosa servono i team e i leader? Cosa sceglie la/il leader?

In questa prospettiva la scelta della/del leader è ancora più incisiva e importante: è la sua scelta e il suo comportamenti che determinano come si costruisce un team, come agisce un team e soprattutto dove si muove, in che ambiente team e individui vivono respirano pensano sentono e agiscono.

È questa la leadership ambientale, costruire contesti nei quali le persone unite o separate possono dare il meglio per se stessi, per il proprio team e per l’organizzazione intera.

Per noi di BAATS l’ambiente positivo e fertile non può che essere un ambiente AGILE NEGOZIALE.