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Il libro di settembre:
L'arte della Vittoria di Phil Knight

Questo mese parliamo di un libro a suo modo sconvolgente quanto coinvolgente e formativo: “L’arte della vittoria” la storia di uno dei marchi più famosi da almeno due decenni la NIKE.

In realtà più che la storia del marchio il libro è il racconto, autobiografico, della vita emozionale che ha saputo costruirsi tra il 1962 e il 1980 Phil Knight il fondatore, anzi l’inventore di NIKE.

Sconvolgente perché per quanto sia nota la fatica che si nasconde dietro un successo, sentirla raccontare di prima mano in un modo così intenso tocca le nostre corde emotive.

Infatti tocca con mano, grazie alla capacità dell’autore di aprirsi totalmente al lettore e di portare in superficie, alla luce luminosa del giorno, il profondo del suo cuore dei suoi pensieri delle sue sensazioni e la sofferenza che ha vissuto lui e il suo team allargato per arrivare alla grande vittoria.

Ciò che colpisce, in particolare, è il continuo senso di precarietà che contraddistingue ogni passaggio chiave della storia della Nike e al contempo la capacità che ha Phil Knight di generare energia per se stesso e per gli altri. Si è sempre saputo mettere in gioco, puntando al proprio sogno al proprio progetto nonostante il costante rischio di perdere tutto quello che aveva, faticosamente, già costruito.

La lezione da apprendere è che ogni passaggio è decisivo, come i 15 nel tennis, e che mai ci si può arrendere o risparmiare: un continuo all in emozionale. Non esiste la possibilità di successo senza la generosità senza la capacità di utilizzare al massimo tutte le risorse che abbiamo a disposizione. Conservarsi significa fermarsi.

L’arte della vittoria” è l’arte di unire gli opposti di armonizzare gli ossimori: Knight sa come gestire le proprie emozioni sapendo bilanciare due cose che a prima vista sembrano contrapposte: essere il riferimento il punto d’appoggio per tutto il suo team ma contemporaneamente appoggiarsi farsi sostenere dal proprio team. Un team allargato un team non di lavoro ma un team emozionale, una squadra di persone che non ha avuto il timore di guardare le proprie emozioni e farle diventare un linguaggio un gancio una colla per restare uniti in quella che più che una storia di successo sembra un viaggio infinito sulle montagne russe.

Lowen sostiene che esistono due tipi di persone i needy e i not needy e che solo i secondi possono sviluppare relazioni durature e solide. “L’arte della vittoria” è una testimonianza di questo concetto, è la prova vivente (visto che NIKE continua a essere un successo) di come bilanciare la capacità di chiedere aiuto ad altri con la necessità di costruirsi una propria forza auto portante.

L’arte della vittoria” è un viaggio all’interno dello scenario emozionale di Knight e una lezione su come unire umiltà e determinazione, follia e progettualità, futuro e presente.

Il libro lo potete trovare qui

Perchè BAATS

BAATS significa aggregazione di idee emozioni e azioni. Per fare questo tutti i nostri progetti hanno un tratto comune, quello di rendere le persone che vi partecipano più:

CONSAPEVOLI: rispetto all’ambiente in cui vivono, alle loro capacità, ai loro strumenti e ai loro obiettivi (e a quello che serve per raggiungerli)

AGILI: lavoriamo seguendo i principi dell’AGILITY, orientamento ai risultati, collaborazione, comunicazione e servant leadership

SOCIALI: ci focalizziamo sull’importanza della relazione e su cosa serve per costruirla, ascolto e negoziazione

CONTINUITY FAN: noi siamo convinti che la Continuità sia il principale obiettivo per ogni organizzazione (dal quale discendono tutti gli altri). Portiamo le persone a interiorizzare questo principio