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Articolo 1 Toxic Handler

The Toxic Handler: Organizational Hero—and Casualty
  •  by  Peter J. Frost  and  Sandra L. Robinson ( From the Magazine (July–August 1999) ) 

Ho letto questo articolo nel ’99 appena uscito, in piena era cartacea. È cambiato il mondo da cartaceo a digitale ma il contenuto è ancora di stretta e urgente attualità.

Le persone passano metà della loro giornata nell’organizzazione a gestire la tossicità derivata dalla loro percezione di quanto proviene dall’interno e dall’esterno della loro organizzazione stessa. Ed è impressionante come la loro percezione non solo diventi realtà “la mia organizzazione è tossica” ma crei altre percezioni che a loro volta diventano altre realtà. Una catena questa che va spezzata da chi ha più equilibrio, esperienza chiarezza e può prendersi cura (CARE) degli altri, di cosa sentono e di cosa vedono.

Non abbiamo bisogno di eroi ma di persone consapevoli e accountable che sappiano ascoltare comprendere e trasformare la percezione di tossicità in sorgente di energia e stimolo.

La natura non ammette il vuoto, ogni spazio lasciato senza motivazione diventa tossico, perché il vuoto stesso è incertezza e, come tale fonte esso stesso di tossicità.

Perchè BAATS

BAATS significa aggregazione di idee emozioni e azioni. Per fare questo tutti i nostri progetti hanno un tratto comune, quello di rendere le persone che vi partecipano più:

CONSAPEVOLI: rispetto all’ambiente in cui vivono, alle loro capacità, ai loro strumenti e ai loro obiettivi (e a quello che serve per raggiungerli)

AGILI: lavoriamo seguendo i principi dell’AGILITY, orientamento ai risultati, collaborazione, comunicazione e servant leadership

SOCIALI: ci focalizziamo sull’importanza della relazione e su cosa serve per costruirla, ascolto e negoziazione

CONTINUITY FAN: noi siamo convinti che la Continuità sia il principale obiettivo per ogni organizzazione (dal quale discendono tutti gli altri). Portiamo le persone a interiorizzare questo principio